L’ULTIMA CHIAMATA.
LA PANDEMIA SIA OCCASIONE PER UN CAMBIO DI PARADIGMA.
Firma la petizione lanciata da Ecolobby su Change.org per togliere i 20 miliardi di sussidi pubblici a petrolio, gas e carbone: clicca qui.
Ogni crisi economica ha l’effetto di far respirare la Terra.
Ed anche quest’ultima crisi, iniziata con l’esplosione della pandemia da coronavirus, e che poi si protrarrà ben oltre l’allarme sanitario, non ha fatto eccezione.
Dati inequivocabili, e del resto ben previdibili, di minor produzione di gas climalteranti, meno rifiuti, meno inquinamento urbano (che di morti ne fa molti: 80 mila l’anno, solo in Italia).
Il costo però sono la povertà, la recessione, la disoccupazione, e in quest’ultimo caso, anche la malattia.
Dopo le crisi, al momento della ripresa, altrettanto puntualmente, si verifica sempre (SEMPRE) un picco di emissioni, la ripresa della distruzione del Pianeta, l’accelerazione verso il baratro.
Cosi fu anche nel 2010-2011, dopo la crisi del 2008.
Il nostro sistema economico mette strutturalmente in contrapposizione ambiente e lavoro, benessere economico e salute.
Non può andare avanti così.
Ci stiamo letteralmente suicidando.
Si deve cambiare paradigma economico.
La crisi dovuta a questa pandemia deve costituire, in qualche modo, “un’occasione”, ci si passi il termine, per cambiare tutto.
Perciò bene, benissimo, i coronabond.
Bene, benissimo, aumentare la spesa pubblica, perchè adesso è necessario.
Benissimo tutto questo.
Ma questa spesa, deve essere orientata.
L’obiettivo non deve più essere creare lavoro, purchessia, o rilanciare i consumi, qualsiasi tipo di consumi.
Bisogna spendere, sì, ma per fare investimenti ecologici, e per sostenere i comportamenti virtuosi di cittadini e imprese.
Servono investimenti in risparmio energetico ed energie rinnovabili, molto più robusti degli attuali.
Bisogna sostenere il reddito dei cittadini e dei lavoratori, ma si può farlo anche dando sanità e trasporti pubblici gratuiti, non necessariamente assegni o sgravi fiscali a pioggia.
Si può azzerare l’iva sull’agricoltura di prossimità, sulle biciclette, per chi vende alla spina senza imballaggi, per chi acquista un accumulatore di energia rinnovabile.
Si possono mettere in campo iniziative come il reddito energetico realizzato dalla Regione Puglia, che garantisce alle persone in povertà energia domestica gratis da impianti rinnovabili.
Si può e si deve “trasferire reddito”, quindi aumentare il reddito disponibile delle persone, in maniera orientata, indirizzando la spesa e i comportamenti nella direzione dell’innovazione ecologica.
Solidarietà, rilancio economico e svolta ecologica devono tenersi, stavolta, non contrapporsi.
Non possiamo fare l’errore, nella logica dell’emergenza, di accantonare la transizione ecologica, e neppure di rallentarla, poichè è già troppo lenta così come è ora.
Questa è l’ultima chiamata, davvero.
The last call.
O le classi dirigenti globali saranno capaci di lungimiranza e intelligenza, o a questo punto è purtroppo verosimile che non ci saranno altre occasioni.
Mauro Romanelli – Presidente di Ecolobby
Scrivigli a mauroverde@yahoo.com